La band, oltre a suonare in lungo e in largo per l’Italia e a partecipare a svariate trasmissioni RAI (tra cui molte puntate di DOC, il programma di Renzo Arbore), va in tour in Unione Sovietica con tappe a Leningrado, Minsk e Vilnius.
Insieme partono per gli Stati Uniti dove resteranno per mesi in tour con Andy J.Forest esibendosi in molti prestigiosi locali a New Orleans, Austin, Tucson, Pasadena e Los Angeles. Con Forest collaboreranno per un anno e mezzo accompagnandolo in giro per l’Italia, oltre ad accompagnare in tour J.Monque D., noto cantante e armonicista di New Orleans.
Terminata l’esperienza con Forest a fine 1992, al gruppo si unisce Egidio “Juke” Ingala all’armonica, con il quale incidono 3 album, Dirty Hands, XXX Hot Chili e Four Cool Cats, distribuiti in tutta Europa dalla belga Viceroy Music, riscuotendo un buon successo di pubblico e critica.
Nel 1997 sono in tour con Lynwood Slim, con cui incidono un altro album prodotto da Jerry Hall (James Harman Band, Kid Ramos, Gary Primich).
Con i Dirty Hands, Andrea e Cesare suoneranno fino al 1997, totalizzando in giro per
l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti più di 900 concerti.
Nel Febbraio del 2014 decidono di riformare il gruppo insieme a Cosimo Dell’Orto (già bassista dei Dirty Hands nel 1996) come The Dirtyhands esibendosi nuovamente come trio.
Nel 2017, Andrea e Cesare si esibiscono in Duo con un suono essenzializzato e minimale, creando un sound più potente. Insieme a Cosimo Dell’Orto al basso e alla chitarra baritona, questo diventa il nuovo stile del gruppo.
Nel giugno 2019, entrano in studio per la realizzazione di un nuovo album, The Dirtyhands Bull’s Eye, uscito poi il 15 maggio 2020 per la label romana Bloos Records in formato vinile e cd.
Le grafiche sono dell’artista e illustratore inglese Chris Watson, il missaggio di Paolo Dal Broi, la masterizzazione di Maurizio Giannotti. L’album esce a trent’anni dalla fondazione della band.
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